Le regole fondamentali per tenere la casa in ordine secondo Marie Kondo
Facciamo ordine con Marie Kondo, una giapponese che dell’ordine ha fatto una filosofia di vita, quasi un ossessione, che può tornare utile nelle vostre case se a regnare sovrano è il caos perenne.
Le regole che portano all’ordine
Per riappacificarsi con l’ordine sono necessari dei passi da compiere.
La regola numero 1 si traduce nel decluttering, ossia l’eliminare tutto ciò che inutile, inutilizzato e superfluo, per puntare su una casa arredata con qualità. La parola d’ordine è: “via le cianfrusaglie!”, naturalmente con delle eccezioni, perché se un particolare oggetto o ricordo vi rende felici allora è il caso di conservarlo, cercando di inserirlo nell’arredamento nel modo più fluido e naturale possibile.
Un semplice aiuto nel capire cosa sia inutile, e quindi meritevole di essere scartato, è tirare fuori dagli armadi e dai cassetti tutto ciò che si trova e, con un’ampia visione del materiale sotto gli occhi, procedere alla selezione.
Trasformarsi in un giapponese
Indubbiamente la pazienza e la disciplina aiuteranno nell’impresa. Se solo si riuscisse a piegare con metodo e ordine ogni indumento, sicuramente a giovarne sarebbe senz’altro lo spazio, ma non sempre si riesce a mantenersi calmi di fronte a queste noiose incombenze. Ricreate allora un angolo tutto vostro di pace e tranquillità, quello che più amate e preferite della casa, e rifugiatevi lì ogniqualvolta abbiate bisogno di ricaricare le pile per poi ripartire.
Inoltre, l’organizzazione degli spazi e l’utilizzo di scaffali, mensole e barre metalliche aiuterà a sfruttare al massimo gli ambienti e i metri a disposizione, donando luminosità alle stanze.
Precisione e altezza
Gli ultimi due segreti che Marie Kondo suggerisce per soffocare il disordine rendendolo grazia e armonia sono: quello di trovare il giusto posto ad ogni oggetto, naturalmente soltanto per quei suppellettili che saranno sopravvissuti al decluttering, in modo tale da abituarsi al nuovo ordine e non correre il rischio di ricominciare con l’accumulazione; e quello di predisporre l’ordine seguendo schemi verticali, che sfruttano lo spazio interamente e restano sempre ben visibili e a portata di mano, ma soprattutto, anche in questo caso, aiutano a non cadere nell’errore della stratificazione compulsiva.