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Lavello della cucina: come evitare ingorghi

Siamo alle solite, lo scarico del lavello rallenta, eppure siamo certi di aver prestato la massima attenzione, ma se il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi forse sarà meglio rivedere in dettaglio le nostre abitudini e correggere quelle che ci hanno condotto un’altra volta fino a qui.

Non solo olio

Tutti siamo a conoscenza del fatto che l’olio non deve essere disperso nell’ambiente perché inquinante, ma anche per salvaguardare il buon funzionamento del nostro acquaio. Resti di varia cottura, frittura e conservante per il cibo in scatola deve essere raccolto e consegnato alle strutture predisposte, spesso ricavandone anche uno sconto sul costo dello smaltimento rifiuti, il che non guasta venendo in aiuto al nostro senso civico. Esistono però altre tipologie di alimenti che abitualmente utilizziamo in cucina e che spesso finiscono inavvertitamente giù per i tubi che sono altrettanto pericolosi per il buon funzionamento del lavello.
Il sedano è un alimento fibroso che nello scarico tende a sfaldarsi finendo per essere una rete contenitiva di quanto scenderà in seguito, è quindi buona norma evitare che anche piccoli pezzi si avvicinino al nostro lavello. Anche la polpa dei pomodori ed i suoi semi hanno la pessima abitudine di non scivolare via con facilità, ma di aderire alle pareti dello scarico rilasciando, oltretutto, quel caratteristico cattivo odore. Il fondo del caffè,coadiuvato dall’acqua calda, si riduce in polvere che si deposita come una patina proprio là dove non vorremmo.

L’amido è un nemico silenzioso e implacabile

Piccoli brandelli di pasta, patata, melanzane e fagioli possono entrare indisturbati nello scarico del nostro lavello durante le normali operazioni di preparazione dei pasti ed iniziare a comporre il numero telefonico dell’idraulico a nostra insaputa. La capacità di aggregazione e successivo intasamento delle particelle di amido è una delle poche certezze della vita.
Sarebbe meglio poi evitare di aggiungere a questa che ormai ha tutto l’aspetto di una fanghiglia ulteriori mattoncini sotto forma di guscio d’uovo, ossicini, semi di peperone, rimasugli di frutta e buccia del mais.
Impariamo a sbucciare, sminuzzare ed affettare lontano dal lavello e quando non è possibile a chiudere con un tappo o con l’apposita retina l’entrata dello scarico. Svuotiamo bene i piatti e il fondo delle pentole prima di lavarle. Differenziare la raccolta dei rifiuti di cucina non è solo un’operazione utile per il pianeta ed il nostro futuro, ma anche una routine intelligente che sarà in grado di farci risparmiare tempo, arrabbiature e denaro.
Possiamo completare l’operazione salva scarico del lavello ricordando di versare, una volta a settimana, bicarbonato ed acqua calda, in modo da mantenere sempre pulito e disincrostato il sifone.

Lavello della cucina: come evitare ingorghi ultima modifica: 2018-06-23T14:31:46+02:00 da Vito

Vito

Vito, da sempre appassionato di arredamento e 3D. Cerca di unire le due passioni per presentare un prodotto su misura. Scrive da ormai 5 anni sul blog.