Come Arredare la Prima Casa in Coppia?
Arredare la prima casa insieme al proprio partner potrebbe trasformarsi in un vero e proprio stress, se non si hanno da subito le idee chiare sul progetto finale. Ecco allora alcune dritte per affrontare questa esperienza con serenità.
Condividete le vostre idee
La casa è il luogo dove andrete a vivere temporaneamente o per sempre e dovrà pertanto riflettere i vostri gusti personali. Parlate e confrontatevi su come vi piacerebbe arredarla e se non trovate un punto d’incontro, prendetevi del tempo per capire come arrivare ad un giusto compromesso. Spendere soldi ed investire del tempo per realizzare qualcosa che non ci piace potrebbe diventare in seguito motivo di discussione.
Prendete ispirazione…ma non troppo!
Oggi internet ci apre una finestra sul mondo e possiamo avere accesso ad informazioni e progetti negli stili più svariati. Anche un giro nei vari negozi di arredamento vi aiuterà a capire cosa c’è sul mercato, ma evitate di farvi condizionare troppo. Un conto è trarre ispirazione e poi personalizzare in base al proprio gusto, un conto è copiare qualcosa che non vi appartiene fino in fondo.
Procedete per gradi
Cercate di progettare il vostro percorso come se fosse a step: iniziate dagli infissi e dal pavimento, poi pensate all’arredamento in ogni stanza. Se mettete troppe idee tutte insieme, rischiate solo di generare tanta confusione. I dubbi rallentano le scelte e spesso ci fanno commettere errori.
Acquistate con parsimonia
Anche se all’inizio sarete presi dall’entusiasmo, provate a scegliere solo i mobili davvero funzionali ed utili, almeno in un primo momento. Se acquistate qualsiasi pensile ed oggetto vi piaccia, rischiate di ritrovarvi la casa piena di mobili inutili da collocare.
Non mescolate troppi stili
La nuova tendenza ama giocare con le contrapposizioni, unendo stili diversi per creare forti contrasti, ma bisogna fare attenzione. Un conto è alleggerire la tendenza di una stanza con un mobile o un elemento di diverso stile; un conto è arredare ogni stanza come se fosse un angolo a se, quindi senza tenere conto dell’impronta generale.