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Rilevatori antincendio per la casa: come sceglierli

La protezione della casa e dei suoi abitanti dipende anche dai rilevatori antincendio. Ecco come sceglierli e quali sono i criteri sui cui basarsi per fronteggiare i pericoli derivanti da caldaie, camini e sistemi di riscaldamento.

Rilevatori di fumo

La scelta dei rilevatori antincendio non può prescindere dal tipo di materiali usati per la costruzione dell’edificio, compresi quelli di rivestimento interno ed esterno. I dispositivi di sicurezza contro la presenza di fumo e la propagazione delle fiamme sono diversi, quindi la scelta può essere fatta in base a precise esigenze.

I rilevatori antincendio possono riguardare il fumo o l’innalzamento della temperatura in un ambiente. Nel primo caso l’allarme scatta nelle prime fasi dell’incendio, mentre nel secondo potrebbe già segnalare la presenza di fiamme.

Tali dispositivi individuano la presenza di fumo con 2 meccanismi diversi. il primo ha un rilevatore ottico, il secondo a ionizzazione.

Nei rilevatori ottici la luce che colpisce il ricevitore viene offuscata anche da una presenza minima di fumo, che innesca l’allarme.

In quelli a ionizzazione è possibile rilevare anche i fumi invisibili, come quelli del gas o dell’alcool etilico. Gli stessi funzionano a energia elettrica e l’allarme scatta quando nell’aria diminuiscono le particelle assorbite dal fumo.

In modo molto simile reagiscono anche i sistemi antincendio foto-ottici a diffusione, che rilevano la presenza di fumo. Si può considerare il sistema più sensibile tra quelli segnalati.

Rilevatori di calore e fiamme

Il calore nei sistemi antincendio può essere rilevato da dispositivi per i quali scatta l’allarme nel momento in cui viene individuato un innalzamento della temperatura.

Molto dipende dal loro posizionamento (su pareti, soffitti, pavimenti). La loro sensibilità tuttavia è limitata da “falsi positivi”, che potrebbero far scattare l’allarme quando vengono colpiti dai raggi del sole o dal getto dell’aria condizionata, specie nel caso di quelli termovelometrici più sensibili.

Esistono infine i rilevatori di fiamma, che vengono utilizzati come sistema antincendio di affiancamento o per quei luoghi dove c’è pericolo d’incendi con sostanze che non producono fumi, come il carburante. Si basano su una reazione sia a infrarossi che a raggi ultravioletti.

Rilevatori antincendio per la casa: come sceglierli ultima modifica: 2018-01-29T10:42:00+01:00 da Vito

Vito

Vito, da sempre appassionato di arredamento e 3D. Cerca di unire le due passioni per presentare un prodotto su misura. Scrive da ormai 5 anni sul blog.